Giovanni Crisostomo

BIOGRAFIA

Giovanni Crisostomo, nato a Palermo nel 1940, inizia a dipingere a soli quattordici anni guidato dal pittore Leo Castro nelle suggestive campagne di Corleone. Trasferitosi a Catania con la sua famiglia, perfeziona la tecnica pittorica sotto la guida di Remo Gerevini, mentre studia il disegno con Nunzio Sciavarrello. Negli anni ’60 si trasferisce a Roma, dove entra all'Accademia di Belle Arti, approfondendo la scenografia con Peppino Piccolo e la pittura con Luigi Montanarini e Alessandro Trotti.

Agli inizi degli anni ’70, il suo percorso artistico lo porta a Parigi, dove studia disegno con lo scultore Bernard Citroën e si immerge nell’ambiente creativo dello studio di Orfeo Tamburi. Negli anni ’80, Crisostomo torna in Italia e si stabilisce nella quiete della campagna umbra, vicino a Monte Castello di Vibio, dove continua a dedicarsi alla sua arte in un ambiente che alimenta la sua ricerca e ispirazione.

  • Giovanni Crisostomo vita
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Caratteristiche e qualità artistiche

Giovanni Crisostomo è un artista che fonde la pittura con una continua ricerca di conoscenza e una riflessione profonda sulla vita. La sua arte esprime una straordinaria leggerezza, un valore che gli consente di dissolvere la rigidità della realtà per restituirle una parità essenziale, come se ogni elemento fosse ugualmente significativo. La sua pittura si distingue per la rapidità e l’agilità espressiva, dove ogni immagine, pur nella sua semplicità, è carica di forza simbolica e connessa a una rete invisibile di significati.

La qualità dell’esattezza, altro valore fondamentale, è presente nei suoi lavori, che collegano visibilmente il presente e l’assente, creando ponti sottili tra emozioni, ricordi e desideri. L’arte di Crisostomo non è un esercizio concettuale, ma una modalità di esistenza che trasforma il dipingere in un atto di introspezione e di connessione con il mondo.

Archivio generale di Giovanni Crisostomo

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La creazione dell’Archivio Generale delle opere di Giovanni Crisostomo ha per obiettivo la valorizzazione della produzione artistica originale del Maestro. L’Archivio Generale è implementato e gestito dalla associazione culturale “Italian Art Masters Promotion” ed è costituito da una raccolta strutturata delle opere in un Archivio Digitale pubblicato in rete. L’Archivio è gestito da un comitato di esperti, autorizzato dal Maestro, che agisce quindi anche nell’interesse dei collezionisti a fronte delle loro segnalazioni e richieste di verifica. L’Archivio raccoglie le richieste dei collezionisti con il materiale e le informazioni relative alle opere al fine di poterne verificare l’originalità e provvedere all’inserimento nell’Archivio Digitale Ufficiale del Maestro.

Per ognuna delle opere originali viene attribuita una posizione identificativa nell’archivio, viene rilasciato un certificato di autenticazione e l’opera viene pubblicata nel portale digitale dell’archivio. Invitiamo tutti i collezionisti ad aiutare la implementazione dell’archivio ed a segnalarci le proprie richieste. L’Associazione “Italian Art Masters Promotion” ha per obiettivo la tutela, la salvaguardia e promozione della produzione artistica di Giovanni Crisostomo. Essa comprende un comitato di esperti presieduto dalla compagna del Maestro, la Prof.ssa Renata Lipparoni. L’associazione è il titolare esclusivo di ogni diritto inerente alla gestione dell’Archivio Generale di Giovanni Crisostomo, alla promozione della sua produzione e pubblicazione di contenuti ed immagini delle sue opere.

Renata Lipparoni, Presidente dell’associazione “ITALIAN ART MASTERS PROMOTION”

Le immagini raccolte sul sito delle opere di Giovanni Crisostomo sono di esclusiva proprietà dell’Associazione “Italian Art Masters Promotion” che ne detiene il diritto esclusivo di riproduzione.

Testi critici

  • Materico e colorista il pittore Giovanni Crisostomo traccia mondi dove la linea del tempo sembrasospendersi in scene frammentate, istantanee di vita tratte da memorie di racconti calviniani. La frammentazione del segno, le campiture di colori forti moderano geometrie che si affastellano liberando talune volte ritmi e allitterazioni figurative. Sono corpi umani, sono merli oppure semplicemente onde che invitano l’osservatore a riflettere sul significato di una realtà inafferrabile, astratta o non facilmente comprensibile.

    L’opera di Crisostomo letta da un berlinese
    Engelbert Kremser

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  • La città di Todi celebra Giovanni Crisostomo, artista siciliano che qui vive e lavora dai primi anni Ottanta, quando scelse la campagna umbra dopo molteplici esperienze tra Roma e Parigi. La mostra è una sintetica antologica che attraversa i principali cicli tematici con opere di grande formato e alcuni raggruppamenti seriali, così da offrire un percorso a misura di spazio espositivo, secondo una logica che rende la Sala delle Pietre il legame fusionale tra la misura di un’antologica e la città di Todi con la sua storia di grandi artisti contemporanei.

    La città di Todi celebra Giovanni Crisostomo
    Gianluca Marziani

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  • Il recupero del mito operato da Giovanni Crisostomo nelle sue tele è forse l’elemento che più sorprende ed affascina in questo artista. Ben lungi dal risolversi in uno sguardo puramente nostalgico verso il passato, le suggestioni quasi arcaiche che traspaiono dalle sue equilibrate e serene composizioni sono piuttosto dei simboli viventi e reali di un presente che dovrebbe già far parte della nostra vita quotidiana se solo sapessimo viverla.

    Il mito in Giovanni Crisostomo
    Gian Roberto Ricciulli

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  • Rivedere la più bella espressione dell’arte italiana ed europea attraverso gli occhi discreti di Giovanni Crisostomo è un’esperienza unica nel suo genere. Ed è questa una delle ragioni per cui con grande entusiasmo ho dato impulso alla presentazione del suo lavoro con questa significativa mostra, che seleziona le opere di un trentennio assai fertile per l’artista, lungo un arco di tempo che corre dagli anni ’60 fino ai tardi anni ’80.

    GIOVANNI CRISOSTOMO: 1960 – 1990
    Paola Valori / Micro Arti Visive

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  • Questa mostra propone una selezione di opere di Giovanni Crisostomo che vanno dagli anni ‘60 alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso, periodo per l’artista particolarmente fertile. Il numero considerevole dei quadri esposti, provenienti in larga parte da collezioni private, costituisce un riferimento importante per comprendere il cammino della sua produzione lungo tre decenni del ‘900.

    Mostra di Giovanni Crisostomo – Opere del periodo 1960-1990
    Renata Lipparoni

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  • Riuscire a dire in poche parole ciò che si pensa di una persona è sempre difficile: in un risultato ci sono così tante valenze che individuarle è già complessa, tentare poi di giudicarle è un guaio soprattutto per l’opera di un pittore. Ernst H.Gombrich ragionando su Cézanne e sul suo dramma tutto cerebrale costituito dal conciliare concetti di antinomia con l’armonia dell’ordine classico e la modernità scoperta dagli Impressionisti sostiene che se Cézanne fosse stato un matematico non avrebbe trovato la soluzione al suo problema, ma è un pittore e riesce quindi, con una vita di lavoro, a raggiungere il suo obiettivo.

    Fra letteratura e pittura
    Silvana Toppetti

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  • Conoscere Giovanni Crisostomo ha rappresentato per me una scoperta, prima che del suo talento, delle sue qualità umane, in armonia con quelle della sua compagna Renata e con il luogo magico in cui da anni entrambi hanno scelto di vivere. Una casa in mezzo al bosco, che si raggiunge dopo aver percorso una strada attraverso la stupenda campagna intorno a Todi, dalla luminosa bellezza naturale che oggi, come ieri, molti artisti hanno eletto a luogo in cui abitare;

    Il Percorso di Giovanni Crisostomo
    Silvia Blasio

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  • Nel 1985 Calvino aveva organizzato il materiale di uno straordinario ciclo di lezioni per la Charles Eliot Norton Poetry Lectures dell’Università di Harvard, intorno ad “alcuni valori o qualità o specificità della letteratura” che riteneva fondamentali e, quindi, da salvare e ricollocare nel successivo millennio. Nascono così pagine, talora di memorabile bellezza, sulla leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità e la molteplicità.

    Su alcune qualità della pittura
    Silvia Grassi Pottino

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Le mostre